ITALIA
La Repubblica
[Florence: A former priest convicted of “enslaving” the followers of a sect.]
di FRANCA SELVATICI
La riduzione in schiavitù – uno dei delitti più gravi previsti dal nostro codice – non riguarda solo giovani donne disperate costrette a mendicare o gettate sui marciapiedi, non solo gli immigrati inchiodati per ore nei campi o nei laboratori in condizioni impossibili, né solo le spose bambine. Possono essere ridotti in schiavitù anche uomini e donne con una buona cultura, benestanti, con un lavoro. Può accadere se diventano membri di una setta. E’ quel che ha affermato la corte di assise di Arezzo, che il 12 dicembre scorso, accogliendo la richiesta del pm distrettuale Angela Pietroiusti, ha condannato a 15 anni per riduzione in schiavitù e violenza sessuale l’ex sacerdote Mauro Cioni , 72 anni, e che nelle motivazioni spiega ora le ragioni della condanna, la prima nel suo genere in Toscana.
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