Cassazione: «Preti e suore non possono tacere su stupri»

ITALIA
Rete L’Abuso

[Priests and nuns can not be silent or say false when they are questioned by the magistrates by invoking the ‘professional’ secret if they are aware of the facts of criminal law as part of their social activities of assistance to vulnerable people.]

Le motivazioni delle condanne afflitte al parroco e alla suora che negarono di aver saputo delle violenze sessuali subite da Annamaria Scarfò (all’epoca 13enne), che si era affidata alla loro “protezione”, ad opera di un branco di ragazzi.

Preti e suore non possono tacere o dire il falso quando sono interrogati dai magistrati, invocando il segreto ‘professionale’, se sono venuti a conoscenza di fatti penalmente rilevanti nell’ambito della loro attività sociale di assistenza ai soggetti deboli che, sebbene rientri nella generica “missione” degli ecclesiastici, “non rientra certamente nell’esercizio diretto della fede religiosa”, unico ambito per il quale e’ concesso, per le norme concordatarie del 1985, di evitare di rispondere.

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