ITALIA
Verona Sera
[Priest Nicola Corradi and the scandal of pedophilia Provolo. “Pope Francis knew.” Don The chairperson of the Network Abuse Onlus submitted three complaints to the public prosecutor of Verona Republic to check for any omissions of the church hierarchy.]
“Tre fascicoli e decine di documenti che dimostrano nero su bianco quello che le autorità ecclesiastiche sapevano dei preti accusati di molestie al Provolo di Verona, questo è quanto è stato depositato pochi giorni fa presso la Procura della Repubblica di Verona e che tra pochi giorni sarà anche nella disponibilità dei due Pm argentini che stanno indagando su don Nicola Corradi”. Lo riferisce Francesco Zanardi, presidente della Rete L’Abuso Onlus, che in questo modo vuole collaborare con le nuove indagini che riguardano il sacerdote veronese accusato di pedofilia in Argentina e recentemente scarcerato per motivi di salute. Nuove indagini perché già in Italia don Nicola Corradi era stato al centro di uno scandalo riguardante gli abusi sui minori dell’istituto Provolo di Verona. Don Corradi è stato poi trasferito ad una struttura gemella in Argentina, ma pare che il problema non sia stato risolto.
“Tre denunce nelle quali si chiede all’autorità giudiziaria – prosegue Zanardi – che vengano verificate ed eventualmente ravvisate una serie di ipotesi di reato tra qui le responsabilità omissive delle gerarchie ecclesiastiche che senza dubbio sapevano dal 2009 della pericolosità di quel prete. Il primo precedente in Italia si creò nel 2012 a Savona quando il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ravvisò le pesanti responsabilità omissive di un vescovo, Dante Lafranconi, il quale pur sapendo delle tendenze pedofile di uno dei suoi sacerdoti nulla fece per impedire che questi continuasse ad abusare di altri minori”.
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