ITALIA
Rete L’Abuso
[A priest is accused of child abuse in Cosenza.]
COSENZA – Nessun indizio utile è affiorato dai computer sequestrati a un sacerdote cosentino accusato di molestie sessuali ai danni di un ragazzino di dodici anni (LEGGI LA NOTIZIA QUI e QUI). Nessun file scabroso, né tantomeno materiale pedopornografico. Nel frattempo, emergono nuovi dettagli sull’inchiesta, in particolare sulla denuncia che, alcuni mesi fa, ha dato il via all’inchiesta.
A quanto pare, infatti, un ruolo decisivo nel coinvolgimento degli inquirenti, sarebbe stato rivestito dalle suore della casa famiglia in cui vive il ragazzino, presunta parte offesa della vicenda. Sono queste le due novità filtrate dagli ambienti investigativi e relative all’indagine sul conto di un prete di 50 anni, fino a poco tempo fa insegnante di religione in una scuola media del centro città. E proprio in un’aula dell’istituto, lo scorso ottobre, si sarebbe verificato l’episodio incriminato, ovvero la molestia – consistita in una carezza nelle parti intime – che il giovane sostiene di aver ricevuto dal suo professore.
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