Blitz contro al-Qaeda in Italia: eseguiti 9 arresti su 18. Indizi di un piano contro il Va

ITALIA
Repubblica

[Nine arrests have been made of suspected al-Queda operatives in Italy. There was suspicion they planned to attack the Vatican. Father Federico Lombardi, Vatican spokesman, said the theory of an attack has circulated since 2010 and has proved unfounded. He said there is no concern at the Vatican.]

di ALBERTO CUSTODERO

ROMA – E’ ancora in corso una importante operazione degli uomini dell’antiterrorismo della polizia contro una cellula fondamentalista con base in Sardegna e legata ad al-Qaeda. Le richieste di arresto sono 18, di cui 9 eseguite nei confronti di otto pachistani e un afgano. Dei nove arrestati, tre sono stati bloccati a Olbia, due a Civitanova Marche e gli altri a Bergamo, Roma, Sora (Frosinone) e Foggia. L’organizzazione – secondo quanto emerso dalle indagini – operava prevalentemente a Olbia e nel Lazio. Il ruolo principale nell’organizzazione fondamentalista era ricoperto da un imam che viveva a Bergamo. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di atti terroristici all’estero e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con la quale si autofinanziavano. Quanto ai ricercati, tre sono ritenuti certamente in Italia, mentre altri risultano emigrati dal territorio nazionale. Fra gli arrestati, due avrebbero un passato da fiancheggiatori di Bin Laden, altri sarebbero autori di numerosi e sanguinosi atti di terrorismo e sabotaggio in Pakistan, compresa la strage del mercato di Peshawar, il Meena Bazar, avvenuta nell’ottobre del 2009 (mappa) in cui vennero uccise più di cento persone.

Dalle conversazioni intercettate è emersa anche la presenza in Italia di due kamikaze: l’ipotesi degli inquirenti è che fosse ricollegabile a un piano di attentato in Vaticano. Il capo della procura della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura, che ha coordinato le indagini ha precisato che la circostanza non è al momento “oggetto di contestazione” nei confronti degli arrestati. Dalla Santa Sede, il portavoce padre Federico Lombardi spiega: “Si tratta di un’ipotesi che risale al 2010 e che non ha avuto alcun seguito. Non si tratta quindi di un fatto oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni”. Successivamente dagli ambienti investigativi trapela che il possibile attentato terroristico in Vaticano risale effettivamente al 2010 e potrebbe essere sfumato dopo una perquisizione effettuata dalla polizia a casa di uno degli indagati nel marzo di quell’anno. Due kamikaze pachistani erano appena sbarcati a Roma. Quasi contemporaneamente la polizia fece scattare delle perquisizioni.

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