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Pedofilia, Don Inzoli Risarcisce Le 5 Vittime Degli Abusi Con 25 Mila Euro a Testa

La Repubblica
May 13, 2016

http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/05/11/news/abusi_sessuali_don_inzoli_risarcisce_con_25_mila_euro_a_testa_5_vittime-139596247/

L'ex capo di Comunione e Liberazione, conosciuto come 'don Mercedes' per la sua passione per il lusso, sara processato con rito abbreviato a Cremona. Otto gli episodi di violenza sessuale contestati, mentre altri 15 sono caduti in prescrizione

Don Mauro Inzoli

Don Mauro Inzoli, per trent'anni capo carismatico di Comunione e Liberazione di Cremona e fondatore del Banco alimentare, risarcisce con 25mila euro cinque vittime dei suoi abusi sessuali. Il processo per "don Mercedes", cosi ribattezzato per l'amore per il lusso, si svolgera con rito abbreviato, come deciso oggi in udienza, e come aveva chiesto la difesa di Inzoli che puntava a tenere fuori dal processo le parti civili. L'accordo sul risarcimento tra accusa e difesa e stato raggiunto davanti al gup Letizia Plate, e don Inzoli, 66 anni, tornera in aula il prossimo 29 giugno.

Sono otto gli episodi di violenza sessuale di cui il prete deve rispondere, mentre altri 15 sono caduti in prescrizione: le accuse nei suoi confronti sono gravissime. All'epoca dei fatti che risalgono al periodo tra il 2004 e il 2008, i minori che lo hanno portato in Tribunale avevano i piu piccoli 12 e 13 anni, gli altri tra 14 e 16. Don Inzoli allora era rettore al liceo linguistico Shakespeare e parroco della chiesa della Santissima Trinita di Crema a cui faceva capo il gruppo Gioventu studentesca. 'Don Mercedes' avrebbe abusato della sua autorita, sia nel suo ufficio dove teneva gli esercizi spirituali con i ragazzini, sia negli alberghi dei luoghi di villeggiatura dove Cl portava i giovani durante le vacanze estive. Secondo la procura, da parte di don Inzoli ci sarebbero stato verso i ragazzini baci, carezze, abbracci, pesanti palpeggiamenti. Era considerato un "idolo meritevole di venerazione" persino dai genitori delle vittime, che per questo motivo non avrebbero avuto la forza di reagire: tutti provavano una fortissima sottomissione psicologica davanti a lui.

Don Inzoli era stato sospeso dallo stessa Congregazione per la Dottrina della Fede "in considerazione della gravita dei comportamenti e del conseguente scandalo provocato da abusi su minori". Per primo fu Papa Benedetto XVI a infliggere a don Inzoli una prima sanzione della riduzione allo stato laicale, ammorbidita in seguito il 27 giugno 2014 da Papa Francesco con una pena medicinale perpetua: il prete e stato invitato a condurre una “vita di preghiera e di umile riservatezza come segni di conversione e di penitenza”. Dopo un esposto presentato dal deputato di Sinistra Ecologia e Liberta Franco Bordo, era partita l'inchiesta della magistratura italiana: questo nonostante il Vaticano avesse deciso di non trasmettere alla Procura gli atti inerenti i casi di abusi su minori, accertati da loro stessi.

L'ultima procvocazione nel gennaio del 2015, quando si

presento seduto in seconda fila dietro a Roberto Maroni e a Roberto Formigoni al discusso convegno in difesa della 'famiglia tradizionale' in Regione Lombardia, organizzato insieme a una associazione che propone la cura dei gay.

 

 

 

 

 




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