| Pedofilia, "Abuso Di 5 Minori": Dal Gip No Al Patteggiamento Per "Don Mercedes"
By Matteo Pucciarelli
la Repubblica
October 16, 2015
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/10/15/news/pedofilia_abuso_di_cinque_ragazzini_il_pm_dice_no_al_patteggiamento_per_don_mercedes_-125159590/
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don Mauro Inzoli
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Aveva chiesto il patteggiamento, ma il gip non l’ha formalizzato: per don Mauro Inzoli nei prossimi giorni verra fissata l’udienza preliminare che dovra decidere sul suo rinvio a giudizio. Le accuse erano note e sono gravissime: l’ex numero uno di Comunione e Liberazione in Lombardia avrebbe abusato sessualmente di cinque minori tra il 2004 e il 2008, in tutto otto episodi contestati; mentre altri quindici sono caduti in prescrizione. Rischia 12 anni di reclusione.
Don Inzoli all'epoca dei fatti era rettore del liceo linguistico Shakespeare di Crema, parroco della Santissima Trinita della stessa cittadina nonche presidente del Banco Alimentare. Proprio grazie a questi ruoli che lo rendevano un "idolo meritevole di venerazione" (ha raccontato uno dei giovani) don Inzoli avrebbe avuto la capacita di assoggettare i minori.
Nei documenti presentati dal pm si fa riferimento a fatti ben specifici: dai palpeggiamenti ai baci, alle carezze, agli abbracci. Gli atti contestati sarebbero avvenuti sia nello studio di 'don Mercedes' - chiamato cosi per la sua passione per il lusso - che nei luoghi di villeggiatura dove i giovani trascorrevano le vacanze nelle strutture cielline.
Don Inzoli era stato gia sospeso dallo stessa Congregazione per la Dottrina della Fede ("In considerazione della gravita dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, don Inzoli e invitato a una vita di preghiera e umile riservatezza", c'era scritto nella lettera della Santa Sede). Da li, dopo un esposto presentato dal deputato di Sinistra Ecologia e Liberta Franco Bordo, era partita l'inchiesta della magistratura italiana: questo nonostante il Vaticano avesse deciso di non trasmettere alla Procura gli atti inerenti i casi di abusi su minori, accertati da loro stessi.
La sua vicenda torno alla ribalta quando, nel gennaio scorso, si presento
seduto in seconda fila dietro a Roberto Maroni e a Roberto Formigoni al discusso convegno in difesa della 'famiglia tradizionale' in Regione Lombardia, organizzato insieme ad una associazione che propone la cura dei gay. Una presenza inopportuna che imbarazzo i vertici del Pirellone i quali, non a caso, fecero finta di non averlo visto.
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