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Monsignor Scarano: "L'apsa, Una Banca Soldi Investiti Anche Sulla Nestle"

By Petronilla Carillo
Il Mattino
October 3, 2013

http://www.ilmattino.it/SALERNO/apsa-scarano-nestl-amp-egrave-vaticano-investimenti/notizie/334084.shtml

PER APPROFONDIRE: Scarano, Apsa, Neslte, investimenti

E lungo 146 pagine il verbale dell’interrogatorio reso da Nunzio Scarano il 24 luglio scorso al procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi, al sostituto Stefano Fava e al capitano della guardia di finanza Nisi.

Un interrogatorio che parte con toni sommessi da parte del prelato salernitano il quale ridisegna tutta la geografia politica di Apsa e Ior, lanciando accuse e riferendosi di continuo al memoriale inviato a papa Francesco, ma che termina con una messa all’angolo dell’indagato. «E mio espresso desiderio dirvi che vi forniro tutti gli elementi di cui dispongo e che possono essere utili alle indagini». Inizia cosi don Nunzio rimarcando anche le sue cattive condizioni di salute: «Sono in precarie condizioni di salute fisiche e morali in quanto mi sento molto male, ho avuto un ecodopler arterioso alla gamba destra, sono affetto dal morbo di Pucher, ho avuto due ictus che hanno evidenziato la presenza di una placca all’arteria del piede destro. Quindi sono anche abbastanza provato e soprattutto spero di poter finire presto questo tormento». «Noi come Apsa non potevano avere clienti esterni, ma pur non potendo in realta facevamo banca», spiega il prelato soffermandosi a lungo sul funzionamento dell’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica. Parla di sua «situazione un po’ precaria nel senso che non mi piaceva». «Avevo notato che si faceva questo lavoro bancario e questo mio disappunto non fu approvato all’epoca dai miei superiori». E qui che Scarano inizia a lanciare le prime accuse facendo i nomi di alcuni dirigenti, sacerdoti informati sui fatti e clienti. Come il suo superiore Giorgio Stoppa («che non approvava il mio disappunto», il cardinale Stanislao Dziwisz («gli avevo fatto presente che c’erano alcune cose che non andavano»). Scarano parla anche di «investimenti speculativi». «Noi eravamo investitori dei titoli settore Nestle o altre aziende internazionali. Ci si muoveva in maniera tipo Stati Uniti, Parigi, Londra e altri Stati», dice. «Facevamo investire clienti dell’amministrazione», prosegue. Poi spiega nel dettaglio i rapporti del cliente laico con l’Apsa: «C’e un vantaggio, innanzitutto che si pagano meno tasse, erano investimenti sicuri, tranquilli, non c’erano, diciamo, che si puo dire, tassazioni particolari...».

E su Stoppa, il suo superiore, sul quale Scarano si sofferma: «ha avuto la notizia che dovevo essere assunto dal cardinale Sepe a Propaganda Fide, il quale mi aveva fatto la proposta di potergli sistemare alcuni conti all’interno dell’amministrazione di Propaganda Fide , mi telefono e mi disse: Nunzio vieni che ho bisogno di te. ... Avevo confidato questa cosa a questo mio collega.... Quando sono andato li e quasi mi dice: che vuoi, chi l’ha chiamata?. In realta dopo quattro giorni ci sono state le dimissioni di Stoppa dall’Apsa e il caso vuole che e stato assunto lui nella Propaganda Fide. Di li poi il famoso scandalo del palazzo che e stato venduto nel centro storico di Roma e di tante altre cose». E aggiunge agli inquirenti: «Io sono contento di fornirvi notizie».

 

 

 

 

 




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