| Vaticano, Le Vittime Della Pedofilia Contro LA Nomina Di Mons. Muller
By Franca Giansoldati
Informazione Libera
July 3, 2012
http://sacerdotisposati.altervista.org/?p=25779263
Città del Vaticano – Alla più influente associazione americana di vittime della pedofilia, Snap, l'arrivo ai vertici della Congregazione per la Dottrina della Fede del vescovo di Ratisbona, Gerhard Mueller non piace proprio. Attraverso un comunicato l'organizzazione americana (ma con sedi anche in Europa) ha espresso forti perplessità per la scelta di un vescovo che, negli anni passati, ha dimostrato di aver gestito male il caso di un prete pedofilo. Nonostante il caso fosse eclatante il prete venne spostato da una parrocchia all'altra. Il fatto poi che monsignor Mueller adesso sia stato scelto dal Papa proprio per guidare la congregazione dalla quale dipende il tribunale interno competente per questo genere di crimini, non fa altro che accrescere i timori.
La Snap racconta che padre Peter Kramer fu arrestato in Germania con il sospetto di abusi sessuali per una serie di fatti che vennero confermati in sede processuale anche dalle vittime sia durante il processo che, successivamente, nel corso di diverse interviste a giornali tedeschi. Una delle vittime si chiama Benedikt, oggi ha 25 anni e ha raccontato che aveva 12 anni quando Peter Kramer gli fece "tirar giù i pantaloni". Il ragazzo faceva il chierichetto. Tutto avvenne durante una festa di Pasqua in una parrocchia a Viechtach, vicino Ratisbona, in Baviera. "Peter Kramer. disse a me e ad altri bambini giochiamo ad acchiapparella. Aggiunse: chi acchiappo sarà mio. Lui acchiappò mia sorella ma si vedeva che le bambine non lo attiravano. Poi prese mio fratello. Lo strinse a sé, lo toccò. Ci inquietammo, ma mio fratello aveva solo 9 anni, non lo eccitava tanto. A me disse che ero nella pubertà, e dovevo imparare". Fu lì che iniziarono i palpeggiamenti. "Mi strinse da dietro. Non mi violentò, ma fu una sensazione tremenda. E dall'altra stanza mia sorella e mio fratello gridavano».
La Snap si chiede perché una scelta del genere visto che "non fa altro che aumentare il dolore e la sofferenza delle vittime".
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