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E LA Gente Si Divide Sul Sacerdote Nella Bufera Gli Anziani Lo Difendono, I Giovani S'Indignano By Nadia Campini and Marco Preve LA Repubblica May 15, 2011 http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/05/15/news/e_la_gente_si_divide_sul_sacerdote_nella_bufera_gli_anziani_lo_difendono_i_giovani_s_indignano-16265073/ Nel circolo ricavato nei locali sotto la chiesa gli anziani che giocano a carte all'inizio provano addirittura a negare l'evidenza: "Don Riccardo? Non sappiamo dove sia". Poi di fronte ad altre domande c'è chi se ne esce con una battuta infelice: "Non parliamo, siamo come in Sicilia". La difesa del "don" sembra essere la parola d'ordine tra i parrocchiani fedelissimi, quelli che non ritengono neppure plausibile che don Riccardo Seppia possa avere violato una qualche legge. Con il moltiplicarsi delle notizie che si diffondono, una anziana signora che è appena uscita dalla chiesa dopo la messa celebrata dal cardinale Bagnasco tenta goffamente di difendere il prete arrestato: "Sì, che frequentasse dei ragazzi si sapeva, ma la droga, quella proprio no". La parrocchia dello Spirito Santo è arrampicata sulle alture di Sestri, in cima alla strada che costeggia la Marconi Ericsson, una zona dove il verde sopravvive in mezzo ad una folla di case e palazzi su una strada strettissima, via Ludovico Calda, e dove le auto faticano a trovare lo spazio per fare manovra. Cresciuto negli anni Settanta, il quartiere in quel periodo ha anche conquistato la chiesa, un edificio moderno, costruito nel 1972. La parrocchia copre una popolazione di 4500 fedeli. Don Seppia è arrivato qui sedici anni fa, ma le sue origini sono del quartiere, i genitori vivono infatti a Sestri. Lui è nato nel 1960 ed è entrato in seminario dopo il diploma. Ordinato sacerdote nel 1985, il suo primo incarico è stato da viceparroco nella parrocchia di San Giovanni Battista di Recco, dove si è fermato fino al 1989; poi si è spostato a San Pietro di Quinto, sempre come viceparroco, e ci è rimasto fino al 1994. In quell'anno è stato nominato parroco di Clavarezza, Pareto e Frassinello in Valbrevenna; intanto studiava a Roma per la licenza di diritto canonico presso l'Università Pontificia "Angelicum" e dava anche una mano come cappellano nella parrocchia di Santa Zita, in corso Buenos Aires. Nel 1996 don Seppia è stato nominato parroco dello Spirito Santo dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Ma l'arrivo di un prete "del posto", dopo qualche tempo ha provocato anche dei malumori. Difficile, oggi, capire se le rivelazioni di alcune madri siano frutto della suggestione provocata dall'arresto o fossero invece convincimenti radicati da anni. Certo è che Stefania è implacabile quando spiega che "io sono sempre venuta in chiesa, da bambina e da ragazzina, ma da quando è arrivato don Riccardo i miei figli il catechismo li ho mandati a farlo a San Nicola". Ed è così che con lei ed altre donne emerge l'altra faccia di don Riccardo, quella che gli era valsa il soprannome "il prete della notte". Nel quartiere molti raccontano delle sue serate in alcuni locali di via Sampierdarena ma anche in questo caso è difficile risalire alla fonte originale dell'informazione. È tutto un sentito dire, ma atteggiamenti e comportamenti, oggi, qui sulla collina di Sestri, sembrano avere lo stesso peso delle accuse della Procura di Milano. |
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