By Rita Iacobucci
Prima Pagina Molise
January 23, 2010
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| La Chiesa di Santa Maria della Croce |
A Cercemaggiore e grande lo sconcerto.
Molte le reazioni. Qualcuno osa: "Il Vescovo ci ha preso in giro!"
"L'arcivescovo di Campobasso-Bojano, monsignor GianCarlo Bregantini, ritiene che siano ormai maturate le condizioni per mettere fine alla vicenda che ha coinvolto il sacerdote don Felix Cini. (...) Le circostanze e la prudenza suggeriscono di assegnare il sacerdote ad altro incarico per motivi di opportunita".
Una nota stampa sintetica, che non menziona mai il fatto che ha originato la decisione, perche non ce n'e bisogno.
Padre Felix per il Vaticano, deve lasciare Cercemaggiore. Un errore lo ha visto cadere qualche anno fa, ha compiuto il percorso di riabilitazione che la Chiesa, e anche lo Stato, seppure con intenti e strade diverse, chiedono, lo ha compiuto. Ma non e bastato.
Da quando il suo precedente con la giustizia, relativo ad ipotesi di reato che parlano di molestie ai minori, e venuto a galla, in paese non c'e piu serenita.
Un parroco che non e accettato da tutti, sembra essere stato il ragionamento, un pastore di anime che le anime stesse, seppure poche, mettono in discussione, e opportuno che passi ad altro incarico.
Cosa fara adesso don Felix?
Per il momento e inutile cercarlo, per qualche ora sara fisiologicamente in silenzio, dopo il colloquio di stamattina, in cui il vescovo Bregantini gli ha comunicato la decisione presa a Roma, sta cercando il modo migliore per chiudere un capitolo per lui, di nuovo, difficile.
Un capitolo cominciato, come quello di un libro che si e gia letto, con una sentenza del 2004, emessa da un tribunale toscano. Il verdetto condanna un sacerdote che ha scelto il patteggiamento per molestie nei confronti di minori.
A distanza di cinque anni, quel dispositivo arriva al protocollo del comune di Cercemaggiore, Quel parroco ora dice messa nel piccolo paese molisano. C'e qualcuno che pero al primo cittadino segnala la situazione per significare che don Felix e un problema per la comunita.
Comincia cosi una vicenda coinvolge non piu solo Cercemaggiore e il comitato che solleva il tema e chiede con insistenza l'intervento del sindaco, del vescovo Bregantini, infine della Santa Sede.
Si dicono preoccupati per i loro figli, non e opportuno che continui a dire messa. Accanto al comitato si schiera il Tutore dei Minori, Nunzia Lattanzio, e la Lega Sannita.
Il paese pero non sembra convinto della posizione.
E Bregantini, come il sindaco Mascia resta in silenzio e lo raccomanda a tutti. La notte di Natale e accanto a padre Felix sull'altare della Chiesa di Cercemaggiore.
Ma la situazione peggiora. Il comitato insiste, arrivano consensi in soccorso. Il Tutore dei Minori incontra il vescovo, poi riferisce ad un organo di stampa il colloquio: mi ha assicurato che fara trasferire il prete, e la sintesi. Bregantini e costretto a parlare, con un comunicato che corregge un'informazione sbagliata.
Ancora suggerisce di pregare, invece che alimentare la divisione.
Fino a qualche ora fa. A Cercemaggiore una fiaccolata imponente aveva difeso il suo don Felix. Segno che di dimostrazione c'era bisogno, segno che si capiva che era arrivato il momento decisivo.
Cosi e stato, ma non come le fiaccole cercesi chiedevano.
Al contrario.
"L'eredita di don Felix si riveli soprattutto nella ricerca di una rasserenante riconciliazione, simbolo e segno della identita cristiana - si chiude cosi la lettera del vescovo Bregantini - Don Felix ha bene operato, e unanime la gratitudine a lui dovuta, ma il piu bel viatico che egli portera con se sara di non lasciare alle sue spalle ne contese ne rancori, ma solo pace e fratellanza".
Le reazioni arriveranno, e sono molto attese.
Per ora c'e grande sconcerto in paese.
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