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  Caso Orlandi, Bertone: " Scandalo Estivo Creato Ad Arte"

Adnkronos
June 29, 2008

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.2297025093

Roma, - ''La Santa Sede ha gia fatto conoscere in modo chiaro la propria posizione: condividiamo il desiderio che la magistratura faccia quanto in suo potere per conoscere la sorte della amata Emanuela''. Lo afferma in merito al caso Orlandi il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, in un'intervista ad ''Avvenire''.

Il commento del segretario di Stato Vaticano sull''Avvenire': "Vogliono solo catturare l'attenzione dei lettori gia distratti dalle vacanze". Poi dice che la Santa Sede condivide il desiderio della magistratura di far chiarezza sulla vicenda

Per Bertone ''l'impressione e che si tratti del classico caso di scandalo estivo creato ad arte per catturare l'attenzione dei lettori gia distratti dalle vacanze. Speriamo sia l'ultimo''.

Intanto, il fratello di Emanuela Orlandi, nel corso del programma 'Sabato & Domenica estate' su Raiuno, afferma che la risposta alla vicenda della sua scomparsa sia da ricercarsi "in un intreccio fra la pista internazionale e l'azione della banda della Magliana" precisando poi di non aver mai dimenticato le parole di papa Giovanni Paolo II che "nel Natale 1983 durante la visita alla nostra famiglia, ci ha parlato della scomparsa di Emanuela come di un caso di terrorismo internazionale".

Secondo il giudice Ferdinando Imposimato, ospite della stessa trasmissione tv, "la pista internazionale sul caso di Emanuela Orlandi e fondata su dati obiettivi, in quanto i messaggi inviati dai rapitori al Vaticano, dal 5 luglio 1983 per almeno sei mesi per ricattare il Papa, erano accompagnati da elementi documentali inoppugnabili".

Fra i dati "inoppugnabili", Imposimato cita "la tessera d'iscrizione di Emauela Orlandi al Conservatorio Pontificio di Sant'Apollinare, una ricevuta di versamento per l'iscrizione allo stesso, che la ragazza aveva nella borsa al momento della scomparsa, la cassetta con la voce registrata di Emauela trovata in piazza del Parlamento su indicazione dei rapitori. Infine, sono state fornite dai rapitori descrizioni delle caratteristiche fisiche di Emanuela, come la presenza di sei nei sulla sua schiena, che solo chi aveva la disponibilita fisica della giovane poteva conoscere. Ebbene -conclude il giudice- quasi tutti questi messaggi sono stati inviati da diverse parti del mondo: Phoenix e Boston negli Usa, Germania, Svizzera, Turchia e presuppongono un'organizzazione internazionale con diramazioni in ogni parte del mondo, che mal si concilia con le dimensioni localistiche della banda della Magliana".

Per Imposimato, invece, "la presunta prigione nel quartiere Gianicolense e smentita dal fatto che Danilo Abbruciati, che avrebbe affidato Emanuela Orlandi a Daniela Mobili per la custodia, era morto nel 1982 e cioe un anno e mezzo prima del sequestro della Orlandi".

 
 

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