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  Ascheri " Ho Messo a Nudo La Casta Di Siena"
I Segreti Di Chiesa, Finanza E Pd. Un Professore Sconvolge La Cittą

By Giuseppe Salvaggiulo
La Stampa
June 14, 2008

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/Libri/grubrica.asp?ID_blog=54&ID_articolo=1539&ID_sezione=80&sezione=

Come nella favola di Andersen, in cui tutti vedono il re nudo ma nessuno lo dice tranne un bambino, a Siena c’è voluto un «bambino» di 38 anni per mettere nero su bianco quello che tanti sanno ma nessuno dice. Raffaele Ascheri, insegnante di italiano-storia-geografia nella scuola media Cecco Angiolieri, ha messo a nudo il re uno e trino (Partito democratico, Montepaschi, Chiesa) che governa questa città-Stato opulenta e permalosa.
Lo ha fatto con un libro intitolato «La casta di Siena» e diventato in cinque mesi un caso editoriale: stampato in proprio per mancanza di editore disponibile, è arrivato alla quarta edizione e ha venduto 5000 copie in una città di 54 mila abitanti. I mass media locali lo ignorano. I potenti ostentano indifferenza: «Tutte cose già note». Eppure i senesi lo comprano e lo regalano agli amici. Come un «libro proibito».


I tre volti del palazzo
Proibito perché ricostruisce le vicende del potere cittadino come manifestazioni di un’oligarchia fondata sul mutuo soccorso. C’è un ampio capitolo ambientale, con la cementificazione della campagna senese (da Monticchiello a Casole d’Elsa) a opera delle giunte comunali e provinciale. C’è il contestato ampliamento dell’aeroporto voluto dai politici e benedetto dal Montepaschi. Ci sono le disavventure giudiziarie di monsignor Giuseppe Acampa, economo della Curia e pupillo dell’arcivescovo Antonio Buoncristiani, sotto processo per la gestione del patrimonio ecclesiastico (truffa), per aver incendiato documenti custoditi in Curia (incendio doloso), accusando poi l’archivista (calunnia). E ci sono i privilegi e gli sprechi, gli appalti «fatti in casa», la carta di credito da 15 mila euro al mese per le «spese di rappresentanza» del presidente della Provincia Fabio Ceccherini.
La camera di compensazione della casta è la Fondazione che controlla il Montepaschi, terzo gruppo bancario italiano. Dal 2001, nella Fondazione ci sono Comune e Provincia (in mano ai Ds ora Pd), ma anche la Curia, che nomina un rappresentante. Ogni anno, la Fondazione distribuisce sul territorio circa 200 milioni di contributi: inevitabile che lì dentro vadano tutti d’accordo. Il Pd esprime il presidente del Montepaschi, Giuseppe Mussari. La Curia «flirta» con gli ex comunisti. E Mussari scende in campo come penalista in difesa della Curia finita sotto processo.

Dal basket alle biblioteche
A Siena, Raffaele non è proprio uno sconosciuto. Anche per la casta. Figlio di Mario Ascheri, storico del diritto ed ex indipendente del Pci oggi consigliere comunale per una lista civica, da piccolo giocava a pallone con Aldo Berlinguer, figlio di Luigi, ex rettore e ministro Ds. Una decina di trofei sportivi tra corsa campestre e calcio, trascorsi giornalistici come telecronista di basket, una tessera del Pds presa e stracciata nel 1992, una tesi in storia contemporanea sul fascismo a Siena. Dopo la laurea, vince un concorso ma deve girare otto anni per la provincia da precario prima della cattedra di ruolo. Nel frattempo, ha iniziato a scrivere libri, sulla visita di Hitler a Siena nel 1938 e sulle apparizioni di Medjugorie, che gli valgono ampie recensioni sulla stampa locale e qualche comparsata televisiva. Poi, un anno fa, mentre fa jogging lungo il fiume con un amico, gli viene l’idea di scriverne uno sul potere senese. Ha appena letto «La casta» e ne parla al padre Mario, ma lo avverte: «Te lo farò leggere solo alla fine» («Perché il mi’ babbo è un rompi…»).
Raffaele lavora al libro tutta l’estate. La mattina consulta i quotidiani locali al bar: ore a prendere appunti davanti a un cappuccino con gli anziani che lo prendono in giro: «Te tu non fai prima a fare una fotocopia?». Pomeriggi nella biblioteca comunale. Cerca sull’elenco telefonico i numeri degli attivisti dei comitati ambientali: «Buongiorno, sto scrivendo un libro sulla Val d’Elsa, possiamo vederci?». «Certo, si tratta di una guida turistica?». Interpella «gole profonde» all’interno della casta. Qualcuna la trova, ma solo dietro garanzia di anonimato «perché temono ritorsioni».
Seguono trattative per concordare appuntamenti riservati. «Vediamoci in chiesa». «Scherza? Le chiese sono pericolose». Alla fine s’incontrano all’ombra dei cedri libanesi nell’orto botanico. Mentre accumula ritagli e documenti, Raffaele scrive. All’alba, nella veranda con vista sulla collina («Bugiardo! - lo redarguisce la fidanzata Sandra - anche la sera: interrompevi solo per le partite di calcio!»).

In macchina per le consegne
A metà novembre, il libro è pronto. Lo leggono un paio di avvocati per evitare querele (non ne ha ricevuta nemmeno una). Manca solo l’editore. Raffaele fa un paio di tentativi, contatta quelli dei suoi volumi precedenti ma non trova ascolto. «Allora decido di rischiare. Mi rivolgo a una tipografia, porto il libro e me lo faccio stampare». Prima tiratura: 1500 copie per 3500 euro. Prezzo di copertina: 18 euro, come «La casta». Il 1° dicembre Raffaele torna in tipografia, carica l’auto e inizia la distribuzione. «All’inizio solo in due librerie, perché non posso entrare con la macchina nel centro storico, devo parcheggiare fuori e fare un paio di chilometri a piedi con i pacchi di libri».
Quando si presenta alla Libreria senese, a due passi da piazza del Campo, e apre la cassa di libri, la titolare Laura chiede: «Non è che qui si va tutti in galera?». Chiarito che è esente da responsabilità, inizia la vendita. Tre ore dopo la prima consegna, squilla il cellulare. È la Feltrinelli: «Raffaele, abbiamo esaurito i libri, devi portarmene altri». Lui si rimette in macchina, risale fino alle mura, carica il borsone e via. Le altre librerie telefonano al babbo: «Per favore dici a tuo figlio di consegnarci il libro?».

«E ora la seconda puntata»
Nonostante il silenzio di tv e giornali (telefonata a una libreria per il classico articolo sui volumi più venduti: «In testa c’è la Casta di Siena? Ah sì? Allora passiamo al secondo»), in città si sparge la voce e il tam tam arriva nei palazzi del potere. Il libro lo leggono tutti, a cominciare dai big della «casta» che rifiutano di commentarlo. Leggono i capi del Pd. Leggono al Montepaschi: alla Feltrinelli arrivano i commessi della banca per comprarlo. Legge l’arcivescovo. Un giorno si presenta in libreria un prelato: «Mi mandano dal Vaticano, trovatemene una copia». Intanto Raffaele torna in tipografia, paga altri 3500 euro e prende un nuovo carico di libri. Esauriti in un mese. Ora siamo alla quarta ristampa «e il libro ancora si vende», dicono nelle librerie.
Raffaele c’ha preso gusto e prepara un seguito, anche perché nel frattempo si sono fatte vive altre «gole profonde». Ma avrà un problema in più: trovare un nuovo stampatore. La tipografia, infatti, gli ha già fatto sapere che non è il caso di fare il bis.
«Per quieto vivere».

[translation]

"Ascheri " I stripped naked the privileged caste in Siena"

The secrets about the Church, the financiers and the PD (Democratic Party). A professor discombobulates the city.

by GIUSEPPE SALVAGGIULO

Correspondent from Siena

As in the Andersen tale, where everyone can see the king is naked but nobody, except a child, has the courage to say it, there was the need of a 38-year-old "child" to put in black and white what everybody knows but doesn't dare to say. Raffaele Ascheri, teacher of Italian-history-geography in the middle school Cecco Angiolieri, stripped naked the king, in its trinity (PD, Montepaschi (the powerful bank), the Church, which are the three entities governing this opulent and touchy city-state.

He did that with a book titled "La casta di Siena", which in five months has became a big success: he printed it using his money because no publisher was found, now the book has been reprinted four times for 5000 copies were sold in a city with 54 thousand inhabitants. The local mass media ignore it. The powerful pretend not to mind about it: "Those are things already known". Yet the citizens buy it and present it to their friends. As a "forbidden book".

The three faces dwelling in the Palace

The book is forbidden because it describes the story of the powerful in the city as the manifestation of an oligarchy founded on mutual help. There is an ample chapter about the environment, describing the paving over with cement of the Siena's agricultural land (from the town of Monticchiello to the town of Casole d'Elsa) decided by both the city and provincial administrators. There is the criticized enlarging of the airport decided by the politicians and supported by the Montepaschi (the local powerful bank). There are the judicial misadventures of Monsignor Giuseppe Acampa (treasurer of the Curia and archbishop Antonio Buoncristiani's pupil) now being tried for the fraudulent administration of the ecclesiastical patrimony, for having put on fire the Curia's documents (arson) and accusing the archivist for that (calumny). Moreover there are described the privileges and the waste of money, the "home made" contractors, the monthly 15.000 euros given under the formula of "expenses as a representative" to the President of the Province, Fabio Ceccherini.

The place where all the dealings are made is the Foundation which controls the Montepaschi, the third Italian bank group. Since 2001, the Foundation is run by the City and the Province (in the hands of the former communist party (DS) which has now changed into PD, Partito Democratico, after a merger with a part of the former Christian Democratic Party), The Curia , too, has its own representative. Each year the Foundation distributes about 200 million euros of contributions: it's unavoidable that there reigns an absolute accord. The PD appointed the President of the Montepaschi, Giuseppe Mussari. The Curia "flirts" with the former communists. And Mussari, who is also a criminal lawyer, is defending the Curia now under trial.

 
 

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