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  Cda E Spintarelle Nel Regno Della Curia

By Massimo Calandri
la Repubblica
May 25, 2008

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/25/101cda.html

GENOVA - C' e sempre stato il rosso nella storia di Genova. Quello degli stendardi della Repubblica Marinara, piu di recente nelle bandiere del Pci, che nel capoluogo ligure aveva una sua roccaforte. Ma in questi ultimi anni a risplendere e il rosso degli zucchetti, le papaline dei cardinali. I politici, gli imprenditori e gli affaristi coinvolti nell' inchiesta sulle mense, che millantino o no, nei loro dialoghi intercettati una verita la raccontano. Oggi, a Genova, chi e in cerca di aiuti, accelerate, appalti, poltrone, favori, non si rivolge piu al politico di turno. Anche chi ha un passato, o un presente, a sinistra, tenta comunque di agganciarsi al carro della Curia. E c' e un nome che ricorre in un paio di episodi giudiziari: Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Santa Sede. Genova e diventata, forse seconda solo a Roma, un centro di potere nevralgico del Vaticano. E' qui che tra il 2002 e il 2006 l' arcivescovo Bertone si rafforza strategicamente fino alla chiamata di Benedetto XVI, ed e sempre all' ombra della Lanterna che segue lo stesso percorso il suo successore, Angelo Bagnasco, attuale presidente della Cei. E prima di Bertone, a Genova era passato Dionigi Tettamanzi, che ha rilevato il testimone del cardinale Martini a Milano. E' negli anni di Bertone che nel capoluogo ligure si consolidano alcuni gruppi influenti nei campi della politica, della finanza, delle istituzioni. "Arcitarci", come viene soprannominato, e uomo gioviale, comunicativo, popolare. Forse qualcuno equivoca la sua disponibilita. Ad esempio Roberto Alessio, il re della bistecca di Vercelli che, nella foga di accaparrarsi gli appalti della ristorazione, promette al presidente della Corte dei Conti della Liguria, Mario D' Antino, l' appoggio del Segretario di Stato Vaticano per farlo diventare presidente dell' ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Oppure Giovanni Novi, l' ex presidente dell' Autorita Portuale, arrestato a febbraio nell' indagine sulle concessioni demaniali. In una telefonata intercettata dalla finanza, Novi racconta entusiasta di aver chiesto e ottenuto da Bertone un' accelerata per sbloccare, davanti alla Sacra Rota, la causa di divorzio di una parente. La classica raccomandazione, anche se in versione clericale. Sempre in questo periodo a Genova si irrobustisce il ruolo della chiesa in alcune caselle strategiche. La prima e quella della Fondazione Carige, la banca ligure. Ne e stato a lungo presidente Vincenzo Lorenzelli, uno dei massimi esponenti dell' Opus Dei, commissario dell' Ente Gaslini, quello dell' ospedale pediatrico presieduto dal vescovo di Genova: un impero del bene con un patrimonio di 700 milioni di euro tra immobili e partecipazioni. Oggi nel ruolo di vicepresidente della Fondazione Carige c' e un altro membro dell' Opera, Pierluigi Vinai, e nel cda siede un astro nascente: il trentenne sanremese Marco Simeon. Vicino ma non iscritto all' Opus Dei, Cesare Geronzi lo ha scelto come "ambasciatore" di Mediobanca in Vaticano. A Genova e priore del Magistrato di Misericordia, ente benefico con grandi proprieta, presieduto dal cardinal Bagnasco. Simeon e Vinai sono tra i selezionati ospiti ricevuti in forma privata dal Papa a Savona nel suo viaggio ligure di meta maggio. C' era anche Giuseppe Profiti, il presidente del Bambin Gesu indagato per corruzione e turbativa d' asta nell' indagine di mensopoli, che il Vaticano ha difeso con un comunicato di solidarieta fortemente voluto da Bertone. A Genova tanto si e radicato il potere della Curia che anche l' ex comunista Claudio Burlando, presidente della Regione, ne ha subito il fascino. Un anno fa ha offerto il posto di consigliere della Fondazione Carige che spettava alla Regione al cardinale Bagnasco, che ha subito nominato un monsignore. Gesto applaudito dal ministro Claudio Scajola, ma che oggi potrebbe creare qualche imbarazzo a Burlando. In seguito alle polemiche per finanziamenti della Fondazione ad associazioni con sede nello studio del vicepresidente Vinai, un consigliere Pd, Ubaldo Benvenuti, ha presentato un' interrogazione per chiedere alla Regione di informarsi presso il proprio rappresentante. Che pero, in realta, e quello della Curia.

[translation]

Board of directors and recommendations in the reign of the Curia

(Repubblica — May 25, 2008 page 21 section: CRONACA)

GENOA - The red was an ever present color in the history of Genoa. It was in the ensign of the glorious seafaring Republic between the X and XII centuries and in the near past it was present in the flags of the Italian Communist Party, for which Genoa represented the stronghold in the Liguria region. But in recent years the most visible red is the one which is shining on the Cardinals' skull caps. One truth comes out from the recent wiretappings of the conversations between politicians, entrepreneurs and businessmen who were recently put under precautionary arrest for the illegal contracts regarding the public refectories: today in Genoa, whoever is seeking help, contracts, appointments, favors, applies to the Curia, shirking the politicians, even if he is or was in the past connected to the former Communist party. And there is a name which is present in a few judiciary investigations: Tarcisio Bertone, the Secretary of State of the Holy See.

Genoa has become, perhaps second only to Rome, a crucial point of power for the Vatican. It's in Genoa that then archbishop Bertone, between 2002 and 2006, became a strategic force until Benedict XVI called him to Rome, and it's in that city with the ancient symbol of the lantern that his successor, Angelo Bagnasco, now the President of the CEI (Italian Bishops' Conference) is following the same path. Before cardinal Bertone there had been Dionigi Tettamanzi, who became Cardinal Martini's successor in Milan.

It's in the Tarcisio Bertone's years that influential groups of politicians, financiers, administrators, took hold in Genoa, the capital of the Liguria region. Nicknamed "Arcitarci" (which means Big Tarcisio), he is a jovial, communicative, popular man. Perhaps someone misunderstands his availability. For example, Roberto Alessio, the beef-steak king of the city of Vercelli, who in his quest to become the contractor for the public refectories, promises Mario D'Antino, the President of the Corte dei Conti (the institution which controls the regularity of the budget expenses of the Liguria region), the support of the Vatican Secretary of State in order to become the President of the Padre Pio's hospital at San Giovanni Rotondo. Or in the case of Giovanni Novi, the former president of the Genoa's Port Authority, who was arrested last February during an investigation about the selling of public land. In a wiretapped conversation by the finance police, Novi enthusiastically reports having asked and obtained from Bertone "an acceleration" in order to unblock, in the Vatican tribunal of the Sacra Rota, the annulment procedure of a matrimony regarding one of his relatives. The classic recommendation, this time clerical style.

In the same period the role of the church in Genoa in some strategic fields becomes stronger. The first is related to the Fondazione Carige, the Ligurian bank. The long time President had been Vincenzo Lorenzelli, one of the most important members of Opus Dei, and a commissary of the Gaslini Institution, which is part of the pediatric hospital presided by the bishop of Genoa: a 700-million-euros real estate and stock empire. In the role of vice-president of the Fondazione Carige, there is today another Opus Dei's member, Pierluigi Vinai. In the board of Directors there is Marco Simeon, a thirty-year-old man from the city of Sanremo, very close to Opus Dei, which was chosen by the Mediobanca's CEO, Cesare Geronzi, as his "ambassador" at the Vatican. In Genoa, Marco Simeon is the prior of the Magistrato di Misericordia, a charity with a lot of real estates presided by cardinal Bagnasco. Simeon and Vinai were the selected guests privately received by the Pope in the Ligurian city of Savona during his recent mid-May trip.

There is also Giuseppe Profiti, the president of the hospital Bambin Gesu', who is being investigated for corruption and interference in the bid for the public refectories' contract, who was defended by the Vatican by a communique of solidarity inspired by Bertone. The Curia's power is so much rooted in Genoa that even former communist Claudio Burlando, the president of the Liguria region, has fallen into its spell. He offered cardinal Bagnasco to be councillor of the Fondazione Carige, which is the regional bank, and the cardinal indicated a monsignor to take his place. It was a gesture which was applauded by Minister Claudio Scajola, but which now could embarass the same Burlando. In fact, following some polemics for the Fondazione Carige's financing of some associations represented by its vice-president Vinai, a PD party's councillor, Ubaldo Benvenuti, presented a motion in the Ligurian region's council in order to ask its representative to clarify the matter. But unfortunately that representative belongs to the Curia.

 
 

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