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I Vescovi Tedeschi Aprono a Unioni Gay E Ai Preti Sposati By Andrea Tornielli il Giornale February 17, 2008 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=241851 GERMANY — Si dice disponibile a discutere il celibato dei preti, apre al riconoscimento delle coppie omosessuali, critica la Cdu di Angela Merkel per il suo essere troppo «neoliberista». Nella prima lunga intervista dopo l'elezione, il nuovo presidente della potente Conferenza episcopale della Germania, il sessantanovenne arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, si presenta nel segno della continuità con il predecessore, il cardinale Karl Lehmann, dimessosi dopo vent'anni di guida dell'episcopato tedesco per problemi di salute. Rispondendo alle domande di Der Spiegel, Zollitsch ha affermato di essere «contrario al divieto di riflessione» sulla possibilità di abbandonare l'obbligo del celibato dei preti. Un dibattito che anche il Sinodo dei vescovi di due anni fa non ha ritenuto di aprire. Il nuovo presidente della Conferenza episcopale tedesca è di diverso avviso: «Constatiamo la diminuzione delle vocazioni, perché la sfida del Vangelo è difficile da trasmettere. È ovvio che il collegamento tra l'essere prete e il celibato non è teologicamente necessario». L'arcivescovo di Friburgo, con questa espressione, intende ribadire che il celibato è una norma ecclesiastica ma non è legato all'essenziale della fede. Benedetto XVI, esprimendosi sull'argomento nell'esortazione post-sinodale Sacramentum caritatis, aveva però fatto notare che il celibato è «una ricchezza inestimabile» e «rappresenta una speciale conformazione allo stile di vita di Cristo stesso». Monsignor Zollitsch, invece, pur prendendo atto che consentire il matrimonio dei preti «sarebbe una rivoluzione che una parte della Chiesa non accetterebbe», è più possibilista. Affermando però che «non si può cambiare nulla senza convocare prima un Concilio, giacché l'abolizione del celibato inciderebbe molto nella vita interna della Chiesa». E per il momento, com'è noto, un Concilio Vaticano III, già più volte auspicato dall'ala più aperturista della Chiesa, non è in agenda. Per quanto riguarda le unioni gay, il nuovo presidente dei vescovi tedeschi spiega che si tratta di «una realtà sociale» anche se «come cattolico» il suo ideale «sono ovviamente il matrimonio e la famiglia». Ma, aggiunge, «se esistono persone con questa predisposizione, lo Stato può adottare le opportune regolamentazioni, anche se considero sbagliato il concetto di matrimonio omosessuale, poiché lo mette sullo stesso piano del matrimonio tra uomo e donna». Regolamentazione sì, equiparazione al matrimonio, no Decisamente meno aperturista, invece, Zollitsch appare riguardo al sacerdozio femminile. In questa materia l'arcivescovo non lascia aperto nemmeno un debole spiraglio: «Gesu Cristo ha chiamato soltanto uomini a fare gli apostoli. La funzione sacerdotale e quella episcopale restano riservate agli uomini, anche se in determinate cerimonie religiose le donne possono predicare. Siamo interessati ad avere donne come assistenti spirituali». Il presidente dei vescovi tedeschi constata infine come si siano indeboliti i legami tra la Chiesa cattolica tedesca e il partito cristiano-democratico, perche, spiega, «la Cdu si e piu fortemente attestata su tesi neoliberiste e rischia di non tenere piu nel debito conto l'economia sociale di mercato e i temi sociali. Per questi motivi c'e meno vicinanza tra la Chiesa cattolica e la Cdu». Del resto, conclude il prelato, «la Spd e gli altri partiti tematizzano piu che in passato alcuni aspetti che per noi sono importanti. Oggi molti Verdi difendono sulle nostre stesse posizioni la tutela della vita». [translation] The German bishops open to gay unions and married priests He says he is available to discuss the issue of priestly celibacy, he is open to recognize gay unions, he criticizes Angela Merkel's CDU party for being "too much neo-liberalistic ". In his first long interview after being elected, the new president of the powerful Episcopal Conference of Germany, the s69-nine-year-old archbishop of Friburg, Robert Zolitsch, presents himself in the sign of continuity with his predecessor, Cardinal Karl Lehamann, who retired for health problems after having led the German Episcopate for twenty years. Answering the questions posed by Der Spiegel, Zollittsch affirmed "to be contrary to the prohibition to reflect" upon the possibility to abandon the obligation of priests' celibacy. A debate that also the Synod of Bishops two years ago didn't deem to open. The newly elected President of the German Episcopal Conference has a different opinion: " We constate the diminishing of the vocations, because the Gospel's challenge is difficult to pass along. It's obvious that the connection between being a priest and celibacy is not theologically necessary". The Archbishop of Friburg , with that statement, intends to stress the fact that celibacy is an ecclesiastical norm but it's not connected to the essence of faith. Benedict XVI, expressing his thinking about that issue in his Sacramentum caritatis post-synodal exhortation, had however pointed out that celibacy was " an incalculable wealth " and it represented " a special adherence to the life's style of Jesus himself ". Monsignor Zollitsch, on the contrary, even if he admits that allowing priests to marry "would be a revolution that a part of the church wouldn't accept", is more favorable. He affirms however that "you can't change anything unless a new Vatican Council is called, for the abolition of celibacy would much influence the internal life of the Church". And for the time being, as it's already known, a Vatican council III, many times invoked by the most open wing of the Church, is not in the agenda. As to what concerns gay unions, the new president of the German bishops explains that's a "social reality" even if as "a catholic" his ideal vision is "obviously for marriage and the family". But, he adds, "if there are people with this predisposition, the State can adopt opportune rules, even if I consider a mistake the concept of homosexual marriage, for it puts it at the same level of the marriage between a man and a woman". "Yes" to the adoptions of rules, "no" to the equivalency to marriage. Less decisively open, instead, Zollitsch appears for the issue of women's priesthood. For that the archbishop doesn't even make a small opening: "Jesus Christ called only men to be his apostles. The priestly function and the episcopal one remain reserved to men, even if in certain religious ceremonies women can preach. We are interested to have women as spiritual assistants". Finally the president of the German bishops takes into account how weakened is the bond between the catholic church and the Christian-Democratic party, because, he explains, "the CDU is now more strongly connected to a neo-liberalistic stance and it risks not to take any more into account the market social economy and the social themes. These are the reasons for which there is less connection between the catholic church and the CDU". On the other hand, the prelate concludes, "the SPD and the other parties have adopted more than in the past some policies we deem to be important. Today the Greens have our same outlook as to what regards the protection of life". |
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