IL Messaggero
January 18, 2008
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ROMA (17 gennaio) - Emmanuel Milingo, il presule esorcista scomunicato dal Vaticano, ha annunciato che continuerà a consacrare vescovi, nonostante il divieto pontificio. Ha in programma 5 nuove ordinazioni episcopali negli Stati Uniti, ma nessuna in Italia perché qui anche "i preti sposati tremano non appena sentono la parola Vaticano e vanno a nascondersi". "Se la Santa Sede rappresenta la madre, perché tutti hanno paura?" si è chiesto, ribadendo però che, nonostante le "persecuzioni" subite, lui si sente di appartenere alla Chiesa cattolica e spera che un giorno possano ritornarvi tutti i 150 mila sacerdoti con consorte sparsi nel mondo. "Intendiamoci, non voglio fare un'altra Chiesa, abbiamo il diritto di rimanere nella Chiesa cattolica perchè non c'è contraddizione tra matrimonio e sacerdozio", afferma l'arcivescovo emerito di Lusaka che nel maggio del 2001 ha portato scompiglio in Vaticano sposandosi con l'agopunturista coreana Maria Sung.
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| Milingo |
In una libreria romana, per presentare la sua biografia, "Confessioni di uno scomunicato", scritta dalla giornalista Raffaella Rosa e stampata dalle Edizioni Koinè, Milingo, vestito ancora da vescovo cattolico e con la moglie Maria Sung, è stato accolto da una folla di fotografi, telecamere, giornalisti, ma anche suoi ammiratori o detrattori. C'era chi era venuto a polemizzare e chi a scherzare: "le piace la gnocca?" ha chiesto all'ex vescovo un conduttore della trasmissione televisiva "Le Iene", ottenendo una dotta risposta sul fatto che Dio ha creato l'uomo e la donna e non il "celibe".
C'era chi era venuto a promuovere la propria formazione politica, come Giuseppe Graziani, segretario nazionale del "Partito di Rifondazione socialista", che - seduto al tavolo dei conferenzieri - ha assicurato a Milingo tutto il sostegno del suo movimento. Due giorni fa il vescovo scomunicato aveva incontrato don Sante, l'ex parroco del padovano, che da poco ha ammesso di aver avuto un figlio
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