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  (Ri.Ba.)«Non si Placheranno ...

Il Gazzettino
November 16, 2007

http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Padova&Codice=3579174&Data=2007-11-16&Pagina=ABANO%20MONTEGROTTO

"They will never stop harassing and intimidating me until someone will take the initiative to make weak-minded people, so much stirred by this charged atmosphere, to give up their willingness to mail me gun bullets or sealing the entrance to the rectory," said the Rev. Sante Sguotti.

The rebel priest from Monterosso said someone on Tuesday glued the rectory door, an eloquent way to make him understand he must stop using the parish facilities. Rev. Sguotti, notwithstanding his suspension "a divinis," had in fact continued to use the rectory for his activities and someone decided to put an end to it.

The curia, profiting from that vandalism, changed the lock (obviously they did not give a copy of the new keys to the rebel priest). To sum it up, some weeks after the bishop decided he had to leave the parish, he has now been forced out of it completely. "I have decided to sue the curia for the damage I received, for my computer cannot be used anymore by the girl who helps me organize the coming event on Dec. 1," he said. Forty people have until now asked to participate in the one-day event, which is advertised on his Web Site, though the names of the experts who will introduce various aspects of the debate are not yet known.

Meanwhile, Rev. Sante on Sunday will officiate at another "counter-Mass." As was decided, the event will take place very other week in the form of a private ceremony to be held in the home of a Monterosso parishioner and in presence of a limited number of faithful. "Very limited" is the best way to describe it for only three persons have decided until now to participate.

(Ri.Ba.)«Non si placheranno le intimidazioni nei miei confronti finché non ci sarà qualcuno che si impegna a placare le menti labili delle persone che al solo odore di mischia sono disposte a spedirmi proiettili o sigillarmi la porta della canonica». Martedì qualcuno ha infatti l'ha "siliconata". Un modo eloquente per far capire al prete ribelle di non utilizzare più le strutture della parrocchia. Nonostante il decreto di "sospensione a divinis" don Sante Sguotti ha infatti continuato a usare i locali della canonica. Fino a martedì quando qualcuno ha deciso che questa storia doveva finire.

A dare il colpo di grazia ci ha pensato poi anche la Curia perché ha approfittato dell'atto vandalico per cambiare il blocchetto della serratura (chiaramente senza dare una copia delle nuove chiavi al prete ribelle).

Insomma solo ora, a settimane di distanza dalla decisione del vescovo, lo sgombero è reale. «Ho deciso di chiedere i danni alla Curia - ha continuato don Sante - perché dentro ho il mio computer e così facendo la ragazza che mi dà una mano non può più lavorare per organizzare il convegno». Sono 40 le persone che fino ad oggi si sono iscritte alla giornata di lavori utilizzando internet, nonostante nel programma non sia precisato chi siano gli esperti che interverranno ai dibattiti.

Intanto domenica prossima c'è l'appuntamento con la "contro-messa". Come annunciato un mese fa dallo stesso religioso, ogni 15 giorni celebrerà una messa in forma privata in una abitazione della parrocchia di Monterosso davanti ad una ristrettissima cerchia di fedelissimi. "Ristrettissima" è la parola più adatta visto che per la messa di domenica ha ricevuto solo tre adesioni.

 
 

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