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Ipotesi: Don Sante Vescovo Oggi LA Curia Recapita Al Parroco LA Proroga Di Una Settimana. Poi LA Rimozione By Léon Bertoletti Il Gazzettino September 21, 2007 http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Padova&Codice=3512466&Data=2007-9-20&Pagina=10 Tempi lunghi e scenari da incubo. Uno più inquietante di tutti: quello che immagina don Sante Sguotti (nella foto) ordinato vescovo, il 2 dicembre prossimo, da monsignor Emanuel Milingo. Sembra un finale assurdo nella saga del parroco barricadero. Ma per Milingo, che ha fondato il movimento di preti sposati Married Priests Now, non sarebbe la prima ordinazione di vescovi: ne ha creati quattro nel settembre 2006 ed erano tutti sacerdoti coniugati. Per don Sante - che in quella data ha preventivato di annunciare ufficialmente, nella chiesa di Monterosso, il suo fidanzamento sarebbe un ulteriore segnale di lotta contro una Chiesa che, secondo lui, deve archiviare il celibato. L'ipotesi suona incredibile, tuttavia circola negli ambienti ecclesiastici. Perché il finale di questa storia infinita appare ancora lontano. Oggi scade il primo termine per lasciare la parrocchia intimato dall'arcivescovo Antonio Mattiazzo. Don Sante ha fatto orecchie da mercante. La curia recapiterà una proroga: di una settimana circa. Poi emetterà il decreto di rimozione. Il parroco, assistito dall'avvocato rotale Marco Cardinale, ricorrerà contro il provvedimento. In pendenza del ricorso, il vescovo non potrà nominare un nuovo parroco ma soltanto un amministratore parrocchiale. «La procedura diventa molto lunga» avverte don Tiziano Vanzetto, cancelliere vescovile e vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico diocesano. Viene coinvolta la Congregazione del clero e, tra una schermaglia giudiziaria e l'altra, si può arrivare fino al Supremo tribunale della Segnatura apostolica. «Da parte nostra, continueremo a procedere nel pieno rispetto del diritto canonico, senza sbagliare nemmeno una virgola» dice don Vanzetto. Da parte sua, don Sante insiste ostinatamente nel rifiutare il confronto con la gerarchia. Confida: «Non ho fretta di andarmene. Potrei anche fare gesti clamorosi, come incatenarmi di fronte alla chiesa». Non sarà facile convincerlo a lasciare Monterosso con le buone maniere del codice canonico. Il trascorrere del tempo, oltretutto, sembra giocare a suo favore. Appuntamento al 2 dicembre? |
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